WESTPOLE

Dal Cloud all’Edge Computing: come cambia l’infrastruttura

Per comprendere come stia cambiando l’infrastruttura IT, in cerca di un bilanciamento tra Cloud ed Edge Computing, basterà citare un recente report dal titolo “Edge Computing Market – Growth, Trends, and Forecast (2019 – 2024)”, curato Mordor Intelligence. Lo studio rivela che nel 2018 il mercato dell’Edge Computing ha raggiunto un valore pari a 1.272,2 milioni di dollari, una cifra che dovrebbe arrivare a toccare i 6.959,2 milioni di dollari entro il 2024, registrando un CAGR del 34% nel periodo di previsione 2019-2024.  

Perché l’Edge Computing creSce?

Le ragioni di una crescita così tumultuosa sono legate allo sviluppo di applicazioni ad alta intensità di elaborazione già nella parte periferica della rete, uno sviluppo guidato da IoTintelligenza artificiale (AI) e machine learningTecnologie, queste ultime, legate a una domanda di computer localizzati, data storage e risorse di rete nel field, prima che avvenga il trasferimento verso data center remoti. A cui si aggiunge, sempre secondo il report citato, l’avvento del 5G che, offrendo un’enorme larghezza di banda, supporta una vasta gamma di dispositivi, dagli smartphone ai veicoli senza conducente fino all’Internet of Things su larga scala. 

 

Cloud ed Edge Computing verso un’alleanza virtuosa 

Sebbene alcuni osservatori tendano a mettere in contrapposizione il paradigma del Cloud con quello dell’Edge Computing, arrivando in taluni casi perfino a decretare la fine della nuvola, è molto più probabile che si giungerà a una convivenza virtuosa delle due tecnologie. Lo confermano i dati dell’ottava edizione dell’Osservatorio Cloud Transformation promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. A differenza di quelli di Mordor Intelligence, che prendono in esame gli scenari globali di vaste aree del mondo, i risultati dell’Osservatorio si concentrano sul mercato Cloud italiano che, nel 2018, valeva 2,34 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Ciò non toglie che anche nel nostro Paese, il 44% del campione delle aziende intervistate ritenga il Cloud un abilitatore chiave nell’implementazione di Internet of Things ed Edge Computing. Segno che si sta andando verso la strada di un’alleanza fra le due tecnologie, e non di un abbandono della nuvola a beneficio dell’Edge Computing. 

 

La cyber security applicata all’Edge Computing 

Se qualcosa sta cambiando, nell’aumento dell’Edge Computing rispetto al Cloud, è il ridisegno dell’infrastruttura IT in termini di sicurezza. Se il business, infatti, ridefinisce oggi i servizi sulla base di una disponibilità massiccia di dispositivi IoT, questo business non può prescindere dagli elevati standard di cyber security che, proprio con riferimento al Cloud, ne hanno velocizzato la diffusione, accreditandolo come sistema più attrezzato a confronto dell’on premise per rispondere a possibili violazioni.  

Analogamente ai data center dei Cloud Provider, che adottano parametri certificati (TIER I-IV) per garantire strategie di Business Continuity e Disaster Recovery anche a misura di regolamento GDPR, i principali vendor di soluzioni Edge stanno correndo ai ripari. Anzitutto, nella loro offerta sono compresi ormai meccanismi di autenticazione dell’Edge verso il Cloud in grado di sostenere cyber attack rivolti ai singoli dispositivi. In secondo luogo, sempre più spesso propongono una segmentazione logica dei dati che sfrutta la tecnologia Blockchainin maniera da limitare eventuali vulnerabilità nella zona periferica dei sistemi. 

 

Il monitoraggio strutturale che piace a Banking e Finance 

Alla luce di quanto detto finora, non stupisce che sia soprattutto il settore finanziario e bancario a rappresentare uno dei principali utilizzatori di Edge Computing. Un settore nel quale clienti devono poter effettuare i pagamenti tramite device mobili e indossabili, come per esempio gli smartwatch, con un grado di sicurezza che non rallenti la velocità di elaborazione. A evitare che queste azioni, divenute ormai una modalità abituale tra i consumatori, espongano a rischi di sicurezza sia loro sia il comparto del Banking e del Finance, i fornitori oggi prevedono un cosiddetto monitoraggio strutturale. In altri termini, tutti i dati provenienti dai sensori vengono convogliati in una piattaforma Edge con cui svolgere analisi con vari livelli di profondità. Analisi che si avvalgono, fra l’altro, del supporto dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi di machine learning per individuare in anticipo anomalie ricorrenti o comportamenti irregolari. L’ennesima riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, di una collaborazione proficua tra Cloud (visto che l’AI è strettamente connessa alla nuvola) eEdge Computing. 

 

Scritto da Andrea Gaspari – Delivery Director icons8-colore-50

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