La pandemia ha cambiato per sempre il mondo del lavoro. Un cambio di paradigma irreversibile che ha contribuito alla co-costruzione di una digital workplace experience, dove la tecnologia non è un mero facilitatore bensì un elemento portante dell’esperienza lavorativa del dipendente. Si sta quindi effettuando la progressiva transizione verso una user experience sempre più interattiva, intuitiva, user friendly e variegata, in grado, di destrutturare lo spazio fisico dell’ufficio. La natura di quest’ultimo è fluida, non più vincolante come nel recente passato. Nei prossimi anni cambierà anche il layout degli uffici come li abbiamo sempre conosciuti, che di fatto diventeranno degli spazi di coworking e degli hub per scambiarsi idee. Il ruolo della digital workplace experience è stato, quindi, fondamentale per avviare questa “rivoluzione digitale”.
Deploy Zero Touch: molto più di un’opportunità
In questo scenario fluido e privo di confini netti, anche la gestione dei dispositivi da parte del personale non può più essere come prima. Lo stesso hardware, infatti, da oggetto estraneo diventa una parte integrante del processo di lavoro. Ecco perché i dipendenti vanno messi nella condizione di lavorare in modo confortevole con i loro device. In questo mutevole contesto anche la consegna e la messa in opera degli stessi device devono seguire strade diverse rispetto al passato.
Fa parte di queste nuove modalità un processo che viene definito Deploy Zero Touch.
In cosa consiste? Il Deploy Zero Touch sgrava il reparto IT del doversi occupare del roll-out per gli utenti finali. Il processo di distribuzione degli apparati può essere completamente automatizzato consentendo di recapitare direttamente agli utenti il prodotto ancora sigillato.
Non sarà più necessario passare attraverso un processo di staging degli apparati sgravando l’IT da questa attività e consentendogli di ammodernare i processi di distribuzione e gestione degli apparati aziendali. Quando un dipendente riceve un nuovo portatile, smartphone o tablet, tutti i provisioning avvengono in automatico senza il coinvolgimento diretto dell’IT. In poche parole, zero-touch è un modello scalabile hands-off.
I responsabili IT possono quindi procedere focalizzando il lavoro sulla costruzione dei profili di configurazione dei dispositivi che meglio rispondono alle esigenze e alle policy aziendali, a corollario possono abilitare un repository di App alla quale gli utenti possono attingere per personalizzare ulteriormente gli apparati in maniera funzionale alle loro esigenze lavorative. Il dipendente viene quindi dotato di tutto ciò di cui ha bisogno per lavorare e per essere operativo fin da subito. Un modello di distribuzione zero-touch consente di gestire e salvaguardare in maniera granulare la sicurezza dei dati aziendali garantendo all’utente l’utilizzo del dispositivo per le sue esigenze personali.
Come ottimizzare la Digital Workplace Experience
Adottando un modello “zero touch” sono molti i benefici per l’azienda. Ma in che modo è possibile implementare questo nuovo paradigma? Una buona soluzione può essere quella di affidarsi ad aziende esterne che hanno il necessario know-how per supportare il cambio del paradigma. WESTPOLE può contare su una solida esperienza nella implementazione e gestione di soluzioni IT ed in grado di soddisfare le esigenze delle aziende guidandole nell’adozione di un modello zero touch mediante dispositivi Apple. WESTPOLE è infatti Authorized Reseller di Apple ed è in grado di mettere i dipendenti e la stessa organizzazione nelle condizioni di lavorare in modo più semplice e creativo. Il perché è presto detto: il mantra dei dispositivi Apple è legato alla user experience, ossia sono dispositivi ingegnerizzati in funzione dell’utente.
Le aziende, adottando device Apple, possono contare su tutta una serie di elementi positivi che vanno dall’hardware e software pensati per lavorare insieme, la criptazione dei dati, e diverse feature legate alla sicurezza che garantiscono, oltre alla sicurezza, anche la privacy. In questo contesto il modello zero touch si sposa perfettamente con la Digital Workplace Experience offerta dai device Apple. L’utente semplicemente inserisce le credenziali e inizia a lavorare. L’azienda abilita l’utente all’utilizzo dello strumento, e può gestire in autonomia le applicazioni core. È inoltre possibile regolare il comportamento delle applicazioni stesse. La compagnia deve gestire la parte business, e lasciare al proprio dipendente una certa libertà. Anche quest’ultima è un elemento portante della User Digital Workplace Experience.
Questo contesto rappresenta un cambio di paradigma poiché la tecnologia diventa di fatto un abilitatore. Le risorse umane, avendo la possibilità di impiegare device con un OS conosciuto, aumentano la loro “zona di comfort”. Il dispositivo non viene più quindi imposto dall’alto, diventando una parte integrante della natura fluida e tecno-democratica delle aziende del futuro.
Scritto da Ivan Monni – Business Unit Manager Apple
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