WESTPOLE

Digital workspace: come sarà l’ufficio del futuro?

Il digital workspace indica non solo lo spazio di lavoro che diventerà sempre più diffuso nei prossimi anni, ma anche una nuova concezione nel modo di collaborare. Un cambiamento che prende in considerazione l’inserimento in azienda di una soluzione integrata, che combini insieme tecnologie di ultima generazione con un modello di costo trasparente, una tipologia di IT outsourcing calibrata sulle esigenze delle aziende e i più alti standard di sicurezza. WESTPOLE, attraverso il Workplace as a Service propone una nuova modalità di lavoro, frutto sia delle competenze multisettoriali maturate in questo ambito, sia delle tante evidenze che oggi attestano lo stretto legame tra soddisfazione dei dipendenti, spesso connessa appunto al digital workspace, e livelli di produttività. Basti ricordare gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano che, solo con riferimento alla pubblica amministrazione, hanno rilevato un aumento della produttività e qualità del lavoro nel 62% dei casi, grazie al ricorso al “lavoro agile”.

 

Com’è fatto il digital workspace?

Lo smart working non esaurisce tuttavia le potenzialità del digital workspace, semmai ne condivide alcuni aspetti, quali flessibilità e strumenti digitali che abilitano alla mobilità. È lo stesso Osservatorio, infatti, a mettere in evidenza che un progetto di smart working, che si limiti a spostare una parte del lavoro al di fuori degli uffici, senza un ripensamento degli ambienti in ottica di “ufficio smart”, è destinato a raccogliere frutti limitati. Per questo, invece, occorre basarsi su modelli di workplace incrementali, che non supportino soltanto il lavoro a distanza, ma che tengano conto delle esigenze di personalizzazione di ciascuna impresa, a cominciare dalla copertura di tutte le problematiche tecniche e di system engineering relative all’infrastruttura IT. Dalla progettazione all’installazione, dalla configurazione alla gestione, fino alla manutenzione e all’aggiornamento, WESTPOLE accompagna le organizzazioni verso il tipo di digital workspace ideale per il business dell’azienda. È la prima fase di implementazione del modello di Workplace as a Service.

 

Per un digital workspace as a service

La seconda fase del Workplace as a Service di WESTPOLE si concentra nella selezione della dotazione hardware ottimale collegata al modello di digital workspace preferito. Prevede, dunque, desktop, laptop e accessori per la parte on premise; tablet, smartphone e auricolari per quella mobile. I vari device sono offerti in leasing e possono essere scelti tra un’ampia fascia di prezzo e qualità, da quelli entry level ai top di gamma dei principali brand presenti sul mercato. Anche questo è un servizio che fa parte del metodo di outsourcing che WESTPOLE ritiene più rispondente ai fabbisogni delle aziende che desiderano realizzare un ufficio che garantisca una employee experience davvero coinvolgente. Un sondaggio commissionato recentemente da VMware ha mostrato come i nuovi dipendenti, soprattutto i nativi digitali, spesso abbiano nella loro vita personale esperienze digitali superiori (per esempio, dispositivi ultramoderni e un migliore accesso a Internet) rispetto a quelle offerte dalle aziende. Un elemento da non sottovalutare e che fa capire come il digital workspace rappresenti una leva anche in termini di talent acquisition.

 

Tutti i software del digital workspace

La terza fase nell’adozione del Workplace as a Service si focalizza sui software di communication e collaboration idonei a un digital workspace performante. WESTPOLE, in particolare, propone la piattaforma Webex Cisco per facilitare il collegamento degli utenti all’interno e all’esterno dell’organizzazione, e la suite Office 365 di Microsoft su tutti i device. Inoltre, assicura l’endpoint security tramite aggiornamenti e patch automatici inviati agli utenti, e una console di gestione nel cloud in grado di proteggere da virus, siti web pericolosi e perdita di dati. A questa fase segue la quarta, che serve a definire il livello di servizio tra standard e advanced. Nel primo rientrano tutte le attività necessarie a trasformare un semplice ufficio nel digital workspace del futuro (dall’inventario degli asset alla consegna, installazione e configurazione, fino al supporto da remoto); il secondo aggiunge alcune personalizzazioni che possono comprendere il deployment in sede delle nuove postazioni di lavoro, l’ampliamento dell’orario di assistenza e l’eventuale ritiro dei vecchi apparati.

 

Scritto da Giacomo Iucci – Technology Competence Center Manager  icons8-colore-50

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