WESTPOLE

Iaas: cos’è Infrastructure as a service e come funziona

Il modello IaaS o, per esteso, Infrastructure as a Service rientra fra i principali modelli resi disponibili oggi dal Cloud computing. Gli altri due, citati spesso come modalità di erogazione delle risorse mediante la nuvola, sono PaaS (Platform as a service) e SaaS (Software as a service). Insieme rappresentano il nuovo paradigma di utilizzo di infrastrutture e applicativi, poiché ridisegnano un nuovo rapporto tra le aziende e i fornitori di apparati informativi, un ruolo diverso del personale IT interno, nonché un’allocazione differente dei consueti costi TCO (Total Cost of Ownership). Ma è soprattutto il sistema IaaS che, anche secondo Gartner, è destinato a crescere più degli altri due, fino al 27,5% nel 2019 per un valore pari ai 40 miliardi di euro in tutto il mondo. Per capire le ragioni di tanto successo, vediamo in dettaglio che cos’è, come funziona e cosa c’è dietro all’Infrastructure as a Service.

 

Che cos’è il sistema IaaS, Infrastructure as a service

Come si ricava dalla parola stessa, è l’infrastruttura nel suo complesso a essere offerta come servizio. Il che comprende archiviazione, hosting, elaborazione dati, networking: tutto viene gestito esternamente, senza l’onere di dover disporre di una dotazione hardware on premise da dover installare, aggiornare, manutenere. Per cui quando si parla di IaaS ci si riferisce a una forma di “softwerizzazione virtuale delle risorse di cui necessita solitamente un’azienda, virtualizzazione con la quale si affida a un provider specializzato la gestione del data center, dei processori, di RAM e hard disk, insieme a firewall, router, backup, disaster recovery e business continuity. In cambio, l’azienda riconosce al vendor un canone periodico che, fra l’altro, può essere diminuito o aumentato a seconda dei reali fabbisogni e dell’utilizzo effettivo delle risorse. La tipologia di pagamento, infatti, è quella del pay per use che prevede flessibilità di spesa che varia al variare delle risorse di cui si usufruisce.

 

Come funziona l’Infrastructure as a Service

Il modello IaaS si basa sul principio della shared responsability, cioè della responsabilità condivisa. Il suo funzionamento, perciò, assegna ruoli ben precisi al provider e all’azienda. Il primo deve assicurare il funzionamento ottimale dell’infrastruttura di calcolo, compresa la manutenzione costante e la protezione del data center da incidenti e potenziali attacchi di hacker; la seconda, invece, ha soprattutto il compito di impostare i meccanismi di autentificazione e cifratura per organizzare al meglio gli accessi e scongiurare pericoli di violazione. L’azienda, inoltre, può scegliere la soluzione IaaS più adatta alle sue esigenze fra le tre attualmente più diffuse: Public IaaS, Private IaaS, Hybrid IaaS. Nella versione “pubblica” attinge alle risorse comuni offerte dal provider anche ad altri clienti; in quella privata mantiene il pieno controllo grazie a risorse dedicate in esclusiva; la soluzione IaaS ibrida, infine, combina le altre due suddividendo la collocazione dei dati in base alla loro maggiore o minore “criticità”.

 

I sistemi IaaS garantiscono prestazioni elevate alle aziende

Dietro all’Infrastructure as a Service c’è l’urgenza crescente di modernizzazione delle infrastrutture, unita a una propensione sempre più marcata nel sottrarre capitali a una loro immobilizzazione improduttiva. La modernizzazione si ottiene perché i vendor di soluzioni IaaS si posizionano sul mercato con criteri di efficienza che li spingono a investire continuamente su tecnologie performanti ed evolute, a cominciare dai data center che fanno parte del “pacchetto” del servizio e che sono caratterizzati da livelli di certificazione oggettivi (Tier I-IV). Questo fa sì che alle imprese che adottano sistemi IaaS siano garantite prestazioni elevate in linea con il loro business. Per quanto riguarda, invece, la propensione a non immobilizzare capitali nell’implementazione di innovazioni tecnologiche, questa trova una risposta più che convincente nel pay per use indicato in precedenza. Al posto di costosi acquisti una tantum in equipaggiamenti hardware e in installazioni software on premise, l’IaaS consente di modulare gli investimenti sull’uso reale delle risorse, evitando un possibile sovradimensionamento o sottodimensionamento che nuocerebbe all’efficienza e, di conseguenza, a fatturato e produttività dell’azienda.

 

Scritto da Paolo Masoni – North West Sales Director icons8-colore-50

{{cta(‘1c4ffef1-b213-48f3-bb0c-a42cb0ca5cbb’,’justifycenter’)}}

ULTIMI WHITE PAPER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DEL BLOG

ITA