Leggi l'articolo: Smart working e sicurezza dei dati, il parere di WESTPOLE di TechFromTheNet
Come lavorare in sicurezza durante lo Smart Working?
Michele Onorato, Security Office Manager di WESTPOLE, risponde a questa domanda di TechFromTheNet nell'articolo "Smart working e sicurezza dei dati, il parere di WESTPOLE".
La sfida a cui molti lavoratori sono chiamati durante questo periodo di smart working forzato a causa dell’emergenza Coronavirus non sta soltanto nel dover riorganizzarsi per poter continuare da casa le stesse attività che prima venivano realizzate in ufficio. Diverse novità tutte da assorbire in pochissimo tempo. Se da un punto di vista della produttività diventano di uso comune software e applicazioni collaborative (leggi anche La ripresa passa dal digitale di ItaliaOggi), parallelamente i lavoratori dovranno anche prestare una maggiore attenzione a tutto ciò che riguarda la cyber-sicurezza e la protezione dei propri dati.
AgID, proprio in questi giorni, ha pubblicato 11 raccomandazioni per i lavoratori da remoto, un vademecum per lavorare online in sicurezza: si punta a garantire la cybersecurity dei dispositivi personali per evitare intrusioni indesiderate e accessi non autorizzati a dati e credenziali.
Michele Onorato commenta "Il passaggio al remote working su scala globale ha di colpo reso “di massa” quelli che fino a pochi mesi fa erano strumenti utilizzati da una nicchia, il numero di utenti è cresciuto attirando l’attenzione degli hacker, che hanno iniziato a cercare vulnerabilità nei sistemi per entrare in contratto con altri utenti".
Come proteggersi, dunque? Secondo Michele bisogna considerare:
- Come l’utente utilizza questi strumenti
- Quali elementi di security ha previsto l’azienda
- Il ricorso a VPN e gestionale da remoto
- Esistono rischi specifici per l’utilizzo dello smartphone rispetto al desktop?
- I rischi legati alla connessione di Wi-Fi casalinghe e le precauzioni necessarie prima di “aprire” le nostre reti wireless anche ai nostri vicini che senza connessione sarebbero in difficoltà.
- L’aumento degli attacchi hacker, i nuovi fronti e i rischi specifici legati alla videoconferenza?
- Comunicare con la PA in periodo di emergenza - dal “boom” di accessi ai server alle App per la tracciatura dei soggetti infettati. Gli aspetti più critici alla luce dei recenti avvenimenti.
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Scopri di più: La proposizione di Sicurezza di WESTPOLE