WESTPOLE

Smart working nella PA: più facile grazie a WESTPOLE

Sviluppare un progetto di smart working nella PA richiede competenza e know-how. Potrebbe sembrare scontato, ma non lo è. WESTPOLE possiede entrambi perché da anni supporta la pubblica amministrazione nell’adozione di tecnologie e processi in grado di rendere più “agile” il lavoro dei suoi dipendenti. Solo per fare qualche esempio, sono più di 100 le risorse dedicate alle iniziative di innovazione che coinvolgono la PA, e che ricadono su migliaia di end user, e circa 100 mila le richieste di assistenza gestite ogni anno. Un’esperienza che ha favorito l’accelerazione dello smart working nella PA durante il periodo di lockdown in contesti come quello del trasporto nazione e delle istituzioni che, grazie a WESTPOLE, hanno potuto virtualizzare alcune postazioni  in poco tempo. Insieme a tutti gli altri soggetti della pubblica amministrazione, infatti, nella fase di emergenza sono stati incentivati, soprattutto tramite l’art. 87 del Decreto “Cura Italia”, a utilizzare lo smart working come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa.


Smart working nella PA durante il lockdown, alcuni dati

Sulla base dei dati di una recente ricerca condotta da FPA, una platea enorme di dipendenti pubblici ha usufruito dello smart working nella PA in occasione della quarantena. Dei 4.200 coinvolti nell’indagine, ben il 92,3% ha svolto lavoro a distanza con la possibilità, contemplata per legge, di adoperare la propria dotazione tecnologica personale. Nel complesso, un bilancio assolutamente positivo secondo l’88% degli intervistati.

Smart working e PA: la specificità di Westpole

La specificità di WESTPOLE, rispetto a questa vasta rappresentanza di organizzazioni e lavoratori, è che già prima che dovessero far fronte all’epidemia, ne conosceva i bisogni. Questo perché, sebbene la casistica dello smart working nella PA prima della pandemia fosse molto limitata, WESTPOLE aveva già avviato diverse sperimentazioni, raccogliendo le esigenze specifiche di questo segmento che non sempre coincidono con quelle delle aziende private. Da questo punto di vista, la normativa varata a causa delle restrizioni potrebbe rappresentare un volano per una diffusione maggiore dello smart working nella PA anche dopo il ritorno all’auspicata normalità.


Come WESTPOLE aiuta la PA nello smart workign

La principale differenza, quando si pianifica l’introduzione dello smart working nella PA o in un’azienda privata, è che l’implementazione delle tecnologie solitamente viene associata a una serie di KPI (Key Performance Indicator) che servono a misurare i risultati in termini di produttività, soddisfazione del cliente, tempistiche ecc. Tutti parametri che si riferiscono a un modello economico for profit. La pubblica amministrazione, analogamente a quanto avviene nel non profit, persegue altri scopi incentrati sul servizio che presta alla collettività e non sul profitto. Per questo WESTPOLE, oltre a semplificare con i suoi skill tecnici e funzionali i percorsi di smart working nella PA, la sostiene nel consolidamento di quei benefici ottenuti sul campo, accompagnandola progressivamente a un uso consapevole di questi nuovi strumenti. Più che essere solo frutto di un adempimento dettato dall’urgenza, lo smart working nella PA porta ai singoli e alle organizzazioni reali vantaggi, calcolabili con criteri differenti dai classici KPI, che WESTPOLE può aiutare a identificare.


La scelta delle giuste tecnologie per lo smart working nella PA

A quanto detto finora va aggiunto un ulteriore fattore distintivo che rende WESTPOLE uno dei system integrator con cui è più facile realizzare lo smart working nella PA. Si tratta della collaborazione con i migliori vendor, quali Cisco e Apple, che propongono tecnologie abilitanti nell’ambito del lavoro agile. In virtù di queste partnership di valore, le soluzioni end-to-end di WESTPOLE riescono a coprire integralmente il fabbisogno della pubblica amministrazione, dalla parte tecnologica a quella della sicurezza. Il che non pregiudica l’eventuale fornitura che, se sulla parte applicativa e infrastrutturale rimane identica, su quella del device management può adattarsi a capitolati della pubblica amministrazione con budget talvolta più contenuti.

Detto in altri termini, oltre ai prodotti Apple, l’estrema varietà dell’offerta WESTPOLE prevede anche dispositivi top gamma, provenienti da brand quali Lenovo, Dell e Samsung. L’obiettivo finale, infatti, è di portare le tecnologie idonee a trasformare lo smart working nella PA verso un progetto che si candidi al successo.

Scritto da Carmine Pietro Scalzi Sales Director Center & South icons8-colore-50

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