WESTPOLE

WESTPOLE torna a parlare di lavoro del futuro

WESTPOLE ancora una volta in prima linea sui temi dello smart working, new normal e tecnologie a supporto.

Il 23 Marzo scorso si è tenuta la digital round table organizzata da WESTPOLE, in collaborazione con Apple e il network di Digital360.

L’evento a porte chiuse, ha visto la partecipazione di responsabili HR e manager IT di realtà facenti parte di diversi settori (utility, retail, siderurgico, pharma, media, editoria, ecc), accomunate dall’esigenza di disegnare il modo in cui lavoreranno nell’immediato futuro.

I principali argomenti affrontati sono stati:

  • Le nuove esigenze del New Normal e la direzione che le aziende stanno prendendo in tal senso
  • A che punto sono le aziende rispetto a tecnologie e organizzazione interna per l’adozione di nuovi modelli di lavoro

Sul primo tema è intervenuto l’analista Emanuele Madini che, con il supporto dei dati raccolti, ha confermato il trend delle aziende nel far ricorso allo smart working anche post pandemia, arrivando a circa 5,3milioni contro i soli 570mila del 2019.

Le aziende si stanno muovendo verso la condivisione di esperienze sempre più Phygital per i dipendenti: una soluzione ibrida tra la modalità di lavoro in presenza e virtuale. In questo contesto, nasce l’esigenza di regolamentare la pratica dello smart working con l’obiettivo di instaurare un rapporto di maggiore fiducia tra dipendente e azienda.

Diversi, ma trasversalmente condivisi, i punti di vista dei partecipanti che evidenziano:

  • L’esigenza di creare una nuova employee experience con il dipendente al centro di una completa riorganizzazione aziendale a partire dal ripensamento degli spazi di lavoro, della produttività e degli strumenti per supportare la socialità virtuale.
  • La rilevanza del binomio tecnologia-produttività per raggiungere gli obiettivi del new normal: è la componente tecnologica che permette di abilitare nuove esperienze lavorative, ma per far questo si rende necessario il supporto dell’IT aziendale
  • L’importanza del reskilling delle risorse interne e l’investimento in training di formazione ad hoc, l’abilitazione di una cyber security, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale.

Sul secondo tema, WESTPOLE ha preso voce grazie all’intervento di Andrea Gaspari, Direttore della Business Unit Delivery. Quest’ultima è stata tra le prime ad adottare lo smart working all’interno dell’azienda. WESTPOLE, a fine 2019, ha avviato il suo percorso verso il new normal ponendo al centro le persone, ascoltandole e sintetizzando i feedback raccolti in un decalogo, da usare come guida per tutto il periodo di interazione virtuale che ancora ci aspetta. Per il fondamentale supporto tecnologico WESTPOLE si è affidata ad Apple come modello di scelta per i dipendenti e per automatizzare i processi di gestione e manutenzione degli apparati.

A supporto, la testimonianza di Ivan Monni (Apple BU Manager) per presentare WESTPOLE come ulteriore caso di successo, affermando: “Sono un fautore del lavoro agile e lo adotto da tempo. WESTPOLE e altre aziende da tempo hanno introdotto questa opportunità per i dipendenti, la situazione odierna ha forzato chi ancora non l’aveva fatto. Bisognerà ripensare a sicurezza, IT, gestione degli apparati dati ai dipendenti, ciò consentirà di attrarre i talenti presenti sul mercato e trattenere i propri”.

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