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Journey to cloud: quando e quanto ne vale la pena?

Il concetto di cloud è ormai entrato in maniera preponderante nella vita aziendale, soprattutto per la capacità – nella sua declinazione più semplice – di rendere file e risorse accessibili da qualsiasi dispositivo e luogo in modo sicuro, senza bisogno di soluzioni proprietarie e operazioni complesse. In un momento storico, poi, in cui l’ufficio come lo conoscevamo si dematerializza per diventare digitale, il journey to cloud rappresenta la modalità d’elezione delle imprese per restare competitive nel loro core business.

Per realizzare una migration di successo e massimizzarne i beneifici, è necessario porsi delle domande iniziali: “Quando serve il cloud?”, “Quanto conviene?” e, soprattutto, “Quanto può far bene alla mia azienda?”

Journey to Cloud: sempre più aziende lo intraprendono

Il journey to cloud è un fenomeno che sta interessando le aziende in tutto il mondo, Italia compresa. Non a caso, secondo questa ricerca nel 2021 in Italia si è registrata una spesa complessiva in cloud attorno ai 3,836 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente.

Sono tante le ragioni per cui sempre più aziende optano per una migrazione. Spesso, le motivazioni sono legate alla consapevolezza dei benefici e dei vantaggi di questa tecnologia. Più in generale, parliamo di flessibilità, una riduzione generale delle spese – o, quantomeno, della distribuzione degli investimenti nel tempo – e più efficienza e agilità, parametri che possono fare decisamente la differenza.

Journey to Cloud: quando conviene la migrazione al cloud?

Per comprendere quando convenga passare al cloud, la prima cosa da fare è stabilire in maniera precisa e accurata quali sono gli obiettivi dell’azienda, possibilmente attraverso appositi KPI. Perché si vuole migrare? Quali sono i processi che si vogliono semplificare? Analizzare il quadro dal punto di vista strategico renderà chiaro quanto effettivamente possa essere utile una migrazione.

Non c’è dubbio che il passaggio al cloud sia conveniente nel caso di aziende molto strutturate, con eventuali sedi decentrate, molti dipendenti organizzati in diversi team o che, comunque, si spostano molto. Imprese così non possono che beneficiare della semplificazione offerta dal cloud.

Spesso, inoltre, queste organizzazioni hanno carichi di lavoro variabili. Anche in questo caso, i server cloud offrono diversi vantaggi, poiché possono adattarsi in termini di dimensioni ai diversi workload, sia che questi aumentino o diminuiscano. In poche parole, il cloud cresce al crescere della realtà aziendale, senza bisogno di processi complessi, modificando semplicemente il canone.

Un altro caso è quello relativo ad aziende con infrastrutture obsolete. L’utilizzo di un server cloud può far risparmiare tempo e denaro evitando acquisti di hardware costosi (e che comunque, nel tempo, diventeranno sempre meno prestanti), senza sprecare risorse in manodopera e manutenzione.

Journey to Cloud: quanto conviene

La soluzione on cloud, al contrario di un approccio on-premises, permette all’intera infrastruttura IT di essere ospitata fuori sede, dove gestione, monitoraggio, sicurezza, manutenzione diventano indipendenti dagli asset, dalle dotazioni e dalle competenze interne.

Non è tutto, però, perché dietro alla migrazione c’è un vero e proprio progetto di trasformazione, che mira non solo a un miglioramento tecnologico, ma anche a un potenziamento di tutte le logiche culturali e organizzative che convivono all’interno dell’azienda stessa. Riassumere quali sono i vantaggi di questo approccio può sembrare complicato, ma è possibile individuare alcuni punti chiave.

1. Miglioramento dei processi aziendali

In primo luogo, il cloud offre diverse opportunità per ridurre costi e tempi, dando modo al management e ai vari team di potersi concentrare sui principali processi operativi. Un fattore molto rilevante, considerando quanto sia fondamentale l’ottimizzazione dei processi aziendali, che permettono di risparmiare tempo, risorse ed energie.

2. Efficienza

Una delle principali ragioni per cui le aziende si avvicinano al cloud è che questo garantisce una maggiore agilità, un accesso semplificato ai dati – pur nel rispetto dei criteri di sicurezza indispensabili – e, in generale, la possibilità di reperire le risorse facilmente. Questo favorisce la collaborazione all’interno dell’organizzazione aziendale, permettendo uno scambio più efficace e funzionale di dati e informazioni.

3. Flessibilità e sicurezza

Non va dimenticato, poi, il tema della sicurezza e della flessibilità che il cloud può offrire. In primis, è possibile limitare i problemi di cybersecurity, poiché i service provider hanno solitamente team dedicati alla sicurezza dei dati aziendali che si preoccupano di garantire la protezione dell’infrastruttura 24/7, con una logica di scala.

In secondo luogo, non sono più necessari aggiornamenti manuali dell’infrastruttura IT, installazioni su server locali o altre attività time consuming: le applicazioni su Cloud si aggiornano automaticamente.


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